Oggi è disponibile un'ampia gamma di tecniche di meditazione che differiscono per la quantità di controllo che occorre esercitare durante la pratica. Tecniche/atteggiamenti diversi portano ad esperienze soggettive differenti. • L'attenzione centrata, come la meditazione Zen, richiede il massimo sforzo. Le meditazioni in questa categoria possono concentrarsi su una parte del corpo, il respiro o uno stato d'animo compassionevole. • L'attenzione diffusa richiede meno controllo. Durante le pratiche, osservi spassionatamente i processi interni, come il respiro, gli stati corporei, i pensieri o i sentimenti che possono sorgere. • La consapevolezza automatica richiede il minimo controllo. E’ un atteggiamento mentale più che una tecnica. La parola automatico è importante: qualsiasi controllo volontario implica attività e non consente alla mente di stabilizzarsi nel silenzio interiore. Viene utilizzato il meccanismo automatico del corpo a mettersi a proprio agio e ad andare verso il riposo e l’auto regolazione, quando vi son le condizioni: ci si limita a creare le condizioni necessarie e sufficienti.