Una buona definizione della meditazione può essere la seguente:
“ La meditazione è un addestramento alla presenza mentale che attraverso l’acquietamento della mente a un livello più profondo di consapevolezza, agisce sui processi biologici, mentali e spirituali, contribuendo alla guarigione e al benessere”
Questo gruppo di meditazione per principianti ha la finalità di approfondire la meditazione e la psicologia meditativa per potenziare tre funzioni psichiche fondamentali: la consapevolezza, la concentrazione o raccoglimento e la benevolenza, con la caratteristica della condivisione, nel senso di esperienza umana condivisa.
Meditazione non vuol dire estraniarsi dal mondo, significa vedere le cose in modo non giudicante, con più lucidità nel momento presente. Per trovare la nostra strada occorre prestare attenzione a questo momento, l’unico che ci consente di vivere, crescere, sentire e cambiare.
In questi incontri di Meditazione di consapevolezza e Psicologia Meditativa ci proponiamo di:*
Coltivare la pratica del silenzio che permette il processo di osservazione, determinante per vivere il momento presente: più si coltiva più si approda alla dimensione della stabilizzazione necessaria per iniziare a diminuire l’incessante irrequietezza mentale.
Allenarci a portare intenzionalmente l’attenzione con raccoglimento
(da preferire alla parola concentrazione poiché quest’ultima può implicare tensione, “ho fatto un lavoro molto concentrato…”, mentre il raccoglimento meditativo ha un elemento di forte rilassamento, non di tensione) al corpo, al respiro, ai suoni, ai pensieri, per coglierne, per esperirne tutte le sensazioni.
Condividere l’esperienza fatta. La meditazione avviene con la metodologia dell’ intelligenza emotiva e dell’indagine tipica della meditazione di consapevolezza : insieme queste modalità aiutano a metter a fuoco l’emozione, dando un nome allo stato d’animo del momento presente con la possibilità di “entrare dentro a quell’emozione”, percependola nel corpo, non lasciandola solo esistere a livello razionale e verbale. Tutti i partecipanti hanno la possibilità di esprimersi, rispettando, naturalmente, chi non vuole.
Leggere poesie e testi attinenti alla pratica meditativa svolta
*tratto da “Il gruppo di meditazione: il valore dell’esperienza” di Laura Lavera in “La forza vitale della meditazione: cura e consapevolezza di sé” dispensa del Centro Studi Hansel e Gretel
Infine, consapevole delle possibili difficoltà iniziali, mi piace riportare una considerazione di Corrado Pensa, insegnante di Meditazione di consapevolezza
“…il lavoro interiore ha un carattere apparentemente paradossale, che è quello di non essere né facile né difficile. Non è facile perché richiede impegno, tempo, energia (di cui potremmo scoprirci avarissimi); del resto, giacchè non presuppone competenze specialistiche, non è nemmeno difficile. Di questa non difficoltà, tuttavia, possiamo renderci conto solo dopo le prime fatiche, allorchè comincia a crescere in noi il sospetto che stiamo andando nella direzione giusta. Tale sospetto va diritto ad alimentare la motivazione, che nel cammino interiore è la ricchezza più grande, capace, letteralmente, di prenderci per mano. Così le fatiche più o meno incomprensibili degli inizi piano piano svaniscono, e sono felicemente sostituite da un lavoro cui ci dedichiamo con crescente interesse, fiducia e rispetto.”